Winston Churchill sosteneva che il segreto della longevità era racchiuso in una formula:
niente sport, solo wisky e sigari. D’altronde Woody Allen dichiarava che avendo smesso di fumare sarebbe vissuto una settimana in più: ed avrebbe piovuto.
La domanda non è se in futuro o già da oggi, si vivrà sempre di più, ma come si vivrà e a quali condizioni potremo goderci una vita più lunga.
Di fronte a questa domanda abbiamo due scelte:
- la prima è fatalista: lasciamo decidere al destino, intanto andiamo avanti;
- la seconda è lungimirante: iniziamo a parlare di pianificare la longevità.
Non stupirti se io voto per la seconda.
Se anche per te è un obiettivo valido, ci sono vari modi per iniziare a programmare una terza o quarta età attiva e protetta.
Te ne elenco 3:
1) assicurarsi: Polizze vita, Polizze Long Term Care (perdita di autosufficienza) o a protezione in caso di malattie gravi;
2) effettuare accantonamenti programmati: impostare un piano di accumulo nei tanti prodotti di risparmio gestito che consentono, spesso in automatico, questa modalità (puoi scegliere tra Fondi o ETF ad esempio);
3) pensare ai fondi pensione: il progressivo sbilanciamento tra contribuenti e fruitori dei sistemi pensionistici pubblici, rischia di portare questi sistemi al collasso.
Un’ulteriore forma di sostegno futuro può quindi essere ricercata nelle tante forme di previdenza complementare, oggi disponibili, che includono anche vantaggi fiscali, ma attenzione: questi vantaggi NON devono diventare l’unico motivo di sottoscrizione, perchè i prodotti vanno valutati, con cura, in tutti i loro aspetti.
Questo è un elenco che non ha pretese di essere esaustivo.
Voglio però che sia evidente che la pianificazione della longevità non è una materia scaramantica, ma una scelta lungimirante (magari facendo anche un pò di sport....).
fazzini.consulenza@gmail.com
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